Se si vuole vedere il traguardo, fra un progetto e un prodotto c’è sempre un prototipo: ha compiti precisi, come quello di dare prova concreta di funzionalità e performance, e regole ferree per costruirlo, competenza e strumentazione, sia per realizzarlo sia per testarlo.
Definizione dei materiali, degli apparati e delle componenti e loro assemblaggio in una macchina funzionante: il prototipo è un tester robusto, già dotato di tutte le caratteristiche dimensionali, tecniche ed estetiche del prodotto finito, elaborate e rese vive in un lavoro artigianale come un’opera prima, ma già impostato per essere replicato serialmente.
Ma un assemblaggio non basta: il primo obiettivo, quello della funzionalità, è la lente di ingrandimento della qualità del lavoro svolto. Solo una struttura che supera la barriera della qualità attesa riceve la luce verde verso test più approfonditi.
La verifica si fa più analitica, mette alla prova il tempo di vita del corpo illuminante, la robustezza del supporto, la sua facilità di inserimento nell’impianto o nel sistema. Perché la luce è uno strumento e plasmarlo richiede precisione e completezza di visione.